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Foto: Nove da Firenze - Lenoci |
Davvero uno spettacolo desolante quello che si subisce passando per il
piazzale di fronte alla Fortezza da Basso. Alcuni vandali hanno ridotto
letteralmente in pezzi la scultura dedicata ai numerosi Geni Fiorentini
di tutti i tempi.
Ma la domanda, oltre al motivo per cui alcuni personaggi si divertano a
"distruggere" anziché "costruire" è perché non si rivolga la stessa
attenzione alle opere d'arte contemporanee come a quelle del passato.
Comprendo la differenza di valore delle stesse opere, ma il concetto di
arte viene deviato esclusivamente dal valore economico, oppure un'opera
d'arte ha un valore in quanto patrimonio dell'umanità, patrimonio di
tutti?
Mario Ceroli è l'autore della scultura rovinata, è nato a Castel
Frentano il 17 maggio 1938 ed è uno scultore e scenografo italiano. La
scultura è posizionata tra l'accesso principale della Fortezza e il
Palazzo dei Congressi e s'intitola "Silenzio: ascoltate!"
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Foto: Nove da Firenze - Lenoci |
E' davvero desolante vedere intorno alle macerie un timido nastro bianco
e rosso, nastro che non si usa più nemmeno per delimitare le aiuole in
corso di semina. E' un miracolo se i pezzi della scultura siano ancora
in loco.
Come ci racconta Lenoci, l'opera fu donata dalla Provincia di Firenze al
tempo in cui a guidarla c'era Matteo Renzi, nell'ambito delle
iniziative del "Genio Fiorentino" nell'anno 2007. Fu inaugurata il 23
marzo e rappresenta un di tratto di cavea teatrale, dove si trovano
collocate le sagome di "geni fiorentini" come Dante Alighieri,
Giotto, Ghiberti, Brunelleschi, Masaccio, Cellini, Cosimo il Vecchio,
Lorenzo il Magnifico, Botticelli, Michelangelo, Leonardo, Amerigo
Vespucci, Antonio Meucci e anche il nostro Roberto Benigni.
La piazza sede della scultura, è intitolata ai Bambini e alle Bambine
della Strage di Beslan. Un massacro avvenuto fra il 1 e il 3 settembre
del 2004 in Ossezia del Nord nel Caucaso russo.
Che sia d'arte antica, classica o contemporanea, il trattamento di
riguardo verso le opere d'arte deve essere affrontato con la stessa
determinazione e cura. L'abbandono visto dopo il danneggiamento
dell'intera scultura ha qualcosa di strano, qualcosa che un cittadino di
Firenze oppure un turista non si riescono a spiegare.
Copyright © Filippo Giovannelli - Riproduzione riservata
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