Nero o Bianco David resta David

Il David nero in Piazza della Repubblica a Firenze
Non c'è dubbio che, ad un primo impatto, vedere un David di Michelangelo nero adagiato a terra fa scalpore, o perlomeno raggiunge l'obiettivo di stimolare un momento di profonda riflessione artistica e sociale alla quale possono associarsi numerosi pensieri e varie interpretazioni. Io comunque rimango ai fatti e a chi questa installazione l'ha pensata e realizzata.
Sergio Risaliti è da anni impegnato nella valorizzazione dell'arte a Firenze e in altri ambiti nazionali ed internazionali. Amante del David di Michelangelo fino alla "follia", tanto da proporne l'utilizzo delle copie in ogni suo progetto, è colui che a partire dal Florens 2010 ha cercato (spesso con successo) a suscitare scalpore e meraviglia utilizzando l'arte esistente come leva per eventi ed attività culturali di rilievo.
A partire dal David Bianco posizionato nei luoghi nei quali era stata ipotizzata la collocazione, il trasporto dell'opera dalla fabbrica alla definitiva installazione di Piazza della Signoria, all'esposizione dei tre splendidi crocifissi dentro il Battistero, alle installazioni di artisti contemporanei nei luoghi simbolo dell'arte fiorentina del Rinascimento.
L'installazione che vediamo in Piazza della Repubblica in realtà non era stata pensata così originariamente. Doveva essere si disteso, ma su delle basi di pietra in modo che il pubblico lo potesse ammirare e perfino toccare come una installazione didattica.

"Poi è cambiato qualcosa, il David è stato dipinto di nero, per indignazione e sgomento, in ricordo dei nostri fratelli morti ammazzati nelle strade delle città americane, a Fermo, e in altri luoghi del mondo. Un David nero, nuovo simbolo di libertà e di fratellanza, esposto contro l’odio razziale. Un David nero, anche per ricordare le migliaia di morti annegati in mare, fuggiti dalla violenza e dalla miseria, in cerca di pace e di libertà. Tutto il dolore del mondo, il dolore degli altri. Lo abbiamo intitolato «NOI» perché — come scrive Jean-Luc Nancy — siamo esseri singolari plurali, siamo una sola comunità, la somma di innumerevoli differenze. Di conseguenza è stato deciso di coricarlo direttamente sul suolo, senza altro sostegno che la pietra della piazza. Ne è così scaturita una «deposizione» e una «pietà», del tutto diversa, anzi antitetica alla figura rinascimentale, quella eretta in piedi dalla Repubblica Fiorentina, simbolo di virilità e di fierezza, di forza e di vigilanza". Sono parole di Risaliti.

Quindi sono le intenzioni positive che hanno portato il David Nero in Piazza della Repubblica che salutiamo con piacere. Non è mai troppa la comunicazione per ricordare che siamo tutti fratelli, che apparteniamo tutti alla razza umana e che il colore della pelle non è un segno discriminatorio e che tutti dovremmo imparare dalle innocenti menti dei bambini che giocano, ridono, scherzano senza avere nessun pregiudizio. Il David quindi è diventato simbolo del dolore, come ci ha indicato il sindaco di Firenze.
Qualcuno si domanda anche dove sia finito il nostro David, quello cioè individuato come simbolo della giovane Repubblica Fiorentina che sfidò il potere uccidendo Golia, quel David che non ebbe paura, quel David armato solo di una fionda, quel David invincibile, quel David vittorioso, quel David e la sua sfrontata giovinezza, quel David che rivendicò la sua libertà anche con la sua bellezza e la sua nudità, quel David bandiera del mondo dei liberi. (Corriere Fiorentino).

Il David nero in Piazza della Repubblica a Firenze

Credo che di fronte a tragedie umane come quelle che stiamo vivendo e che sono state raccolte nei significati di questa opera, ognuno di noi debba riflettere profondamente al simbolo ed al messaggio che attraverso un opera d'arte o una istallazione si possa gridare al mondo.
Michelangelo e il suo David sono sicuramente simboli di forte impatto, simboli che se caricati di significato diverso dal proprio, possono essere portatori universali di messaggi anche forti.

Il David originale ed originario non perde il proprio significato primordiale, mantiene forte e saldo il concetto per cui era stato pensato e realizzato dal suo autore. A chi interpreta l'installazione come qualcosa di irrispettoso nei confronti dell'opera d'arte stessa dico che il David e altre opere d'arte importanti sono state bistrattate in modo più violento e solo per il puro aspetto commerciale ed economico. Bisogna anche ammettere in parallelo che il David di Michelangelo, essendo un simbolo universale, viene spesso utilizzato in modo alternativo, ma questa volta il messaggio da dare era forte, forte come il simbolo che il David è per Firenze e per il mondo intero. Se il David nero può dare un messaggio forte per combattere il terrorismo, bene il David nero in Piazza della Repubblica, se il David nero può scuotere le coscienze del mondo intero, bene il David nero in Piazza della Repubblica.

Sogno ancora le gesta di David contro Golia, sogno la vittoria morale del coraggio della Repubblica Fiorentina contro l'assediante, sogno la forza di non sentirci mai sconfitti di fronte alle tragedie umane lottando per la giustizia e sogno da sempre di essere almeno per una volta David. Tutti dovremmo essere almeno per una volta David.

Copyright © Filippo Giovannelli - Riproduzione riservata

Commenti